…come dirlo ai propri genitori e mantere una convivenza pacifica
Molti film e annunci ci fanno sembrare questa frase il più grande incubo dei nostri genitori. O peggio ancora, della nonna. Ecco come fare “coming-out” senza causare traumi ne distruggere famiglie.
Anche se spesso ci sembra che facciano l’opposto, i nostri genitori vogliono solo il meglio per noi. Purtroppo il concetto del veganesimo viene stigmatizzato dai media e c’è ancora l’immagine dell’estremista emaciato e aggressivo, magari sotto l’effetto di qualche sostanza, che balena nella mente di molti alla parola vegano. Tutte le scelte che hanno preso i nostri genitori per noi, farci mangiare prodotti animali, portarci al circo o allo zoo, e così via, le hanno compiute nel nostro interesse, veramente convinti di farci del bene. Se stai leggendo questo articolo probabilmente ti sarei reso conto invece che dietro a queste azioni c’è tantissima sofferenza e un grande impatto ambientale. Ricordo che quando ho letto che la carne e in generale le proteine animali sono cancerogene e tutti i problemi alla salute che causano, non riuscivo a comprendere perché i miei genitori avessero avvelenato per tutta la vita me e i miei fratelli. E perché mi portavano ad accarezzare gli animali alla fattoria se poi me li servivano in tavola?
Qualunque sia il tuo rapporto con la tua famiglia, lo scopo di questo articolo è darti dei consigli fondamentali per non incrinarlo. Ci saranno sicuramente dei momenti no in cui vi sentirete incompresi, ma questo succede a tutti, non solo ai vegani. Cominciamo.
Come comunicarlo
La cosa peggiore da fare è iniziare con frasi che possono sembrare accusatorie e far sentire giudicato o criticato il tuo interlocutore. Dopotutto stiamo mette Frasi come “ho smesso di mangiare cadaveri” o “non mangio più con te” sono decisamente un pessimo inizio. Ricordiamoci che nemmeno noi comprendevamo appieno certi concetti o non avevamo fatto alcune connessioni. L’empatia è un muscolo che va allenato e noi abbiamo il potere di stimolare gli altri a farlo. So che se siamo vegani da poco, tendiamo ancora ad andare sulla difensiva perché abbiamo noi stessi paura di essere giudicati o rifiutati. E’ una scelta che richiede coraggio proprio per questo, ma posso assicurarvi che non la rimpiangerete.
Scegliendo di iniziare con una frase come “ho preso una decisione che per me è molto importante” oppure “possiamo parlare di una cosa a cui tengo molto?”, stimoliamo la curiosità dell’altro e gli anticipiamo quanto ci sta a cuore la questione. Dopodiché possiamo proseguire spiegando il nostro percorso per arrivare a questo stadio di consapevolezza, sempre ricordandoci che non li stiamo attaccando e che ci sarà tutto il tempo per aiutarli a condividere il vostro pensiero. Lo scopo di questo passaggio è infatti solo far capire che non è una decisione impulsiva presa per seguire qualche tendenza, bensì una scelta ben ponderata e che ritenete necessaria per poter essere coerenti con voi stessi.
A questo punto potete cominciare a centrare la questione. “Ho scelto di smettere di consumare prodotti animali, non esigo che tu condivida la mia scelta, ma ti chiedo di accettarla e spero che vorrai essere al fianco in questo percorso.”: una frase del genere apre sicuramente un dibattito e per questo vi raccomando di essere ben informati per rispondere ai possibili dubbi, ma sono sicura che se la persona a cui l’avete detto tiene davvero a voi, non si opporrà. Magari parlando con i nonni o la mamma, raccontate delle vostre ricerche anche in merito alla sicurezza di questo stile di vita.
I punti chiave sono far capire quanto per voi sia importante, far capire che è una cosa studiata e che sentite necessaria, non far sentire l’altro giudicato o criticato e fargli intendere che contate sul suo supporto anche se non condivide. Modificate il discorso in base alla vostra sensibilità, ma tenete ben a mente questi concetti.
3 regole per convivere pacificamente
Non tutti, anzi molto pochi, hanno la fortuna di vivere con altri vegani e so per esperienza che può diventare una tortura o almeno uno stress continuo. Ho imparato che ci sono dei compromessi a cui bisogna scendere (pur coerenti alla propria filosofia) e regole da stabilire insieme.
1. Rispetto reciproco
Non condividiamo le stesse idee o la stessa filosofia di vita, ma le accettiamo e rispettiamo reciprocamente. So quanto può essere difficile, ma passare una vita in conflitto non porterà niente di positivo e finirà per farti sprecare tantissime energie.
2. Spazi
La cucina può diventare un campo di battaglia se non si stabiliscono da subito dei confini. Anche qui la tua pazienza sarà messa a dura prova, ma su certi punti ti toccherà scendere a un compromesso. Se, come me, sei l’unico vegano in una famiglia di 5 persone, non potrai pendere di avere metà frigo tutta per te perché non venga “contaminata”. Si può però chiedere di riservarti un ripiano dove non andrà messo nessun tipo di prodotto animale. Ci sono tantissimi piccoli accorgimenti che possono risparmiarvi sfuriate ed esaurimenti nervosi. Ad esempio se avete 2 taglieri potete chiedere di usarne uno solo per frutta, verdura e prodotti vegetali.
3. Mangiare insieme
Ho conosciuto moltissimi vegani che si rifiutano categoricamente di stare a tavola se si consumano prodotti animali. Può avere il suo perché, ma io ve lo sconsiglio. Mettere questa distanza tra voi e i vostri parenti o coinquilini, porterà solo a risentimento e al rafforzamento dello stereotipo del vegano scontroso ed “estremo”. Capisco il fastidio e la sofferenza nel vedere animali nei piatti, ma è proprio per loro che dovete tenere duro. Stare a tavola, essere positivi e sicuri, mostrare il cibo appetitoso che mangiamo e magari condividerlo è davvero la cosa migliore che possiate fare. Facciamo capire che non mangiare prodotti animali è fattibile e gustoso, non una rinuncia a piacere e socialità. Online, su blog e social, potete trovare tantissime ricette per tutti i livelli di esperienza ai fornelli.
Io preparo dolci per tutta la famiglia e non si sono mai lamentati del fatto che fossero vegani, anzi li adorano. Durante i pranzi di famiglia se sono ospite chiedo sempre se c’è bisogno che prepari qualcosa io, ma ormai mia nonna ha imparato a veganizzare i suoi piatti tipici. Quando ospitiamo noi mi dedico io al menù e si mangia vegano dall’antipasto al dolce. Accetto però che portino un secondo di carne se lo vogliono. Se andiamo a mangiare fuori prima mi assicuro con una telefonata che ci sia un’opzione per me visto che in trattorie e agriturismi quasi tutti i piatti sono a base di prodotti animali.
Spero tanto che questo articolo vi sia stato utile e se avete domande o volete dei chiarimenti scrivetelo pure nei commenti! E voi come l’avete detto, o avete intenzione di dirlo, alla vostra famiglia? Come hanno reagito? Riuscite a convivere pacificamente o è una guerra perenne?

Scatto del mio buffet pasquale 2019